Emergenza Ucraina: la farmacia c’è
Emergenza. Di nuovo questa parola incombe nelle nostre vite e le nostre farmacie diventano ancora punto di riferimento. Emergenza Ucraina compare ora sulle nostre vetrine, nei volantini che inseriamo nei sacchetti, nelle iniziative a cui prendiamo parte. Non bastavano due anni di emergenza covid, virus, lockdown, tamponi, vaccini, di nuovo lockdown, di nuovo contagi e di nuovo zone rosse. Non bastavano due anni di lavoro estenuante che necessitavano ora di un sospiro di riposo. L’emergenza che una guerra in Europa ci coinvolge come se fosse già sul nostro territorio, si accumula a un carico psicologico che aveva soltanto bisogno di un pochino di sollievo.
Invece, tenendo duro sul ciglio di un bornout che a volte sfocia in qualche lacrima, ci accingiamo a fare da ponte per tutte le iniziative umanitarie createsi sul territorio e che necessitano di un luogo come la farmacia per permettere la raccolta di materiali sanitari e medicinali. Arrivano clienti a chiederci come dare una mano e, ancora una volta, ci ritroviamo a fare un altro lavoro nel nostro lavoro: indichiamo quali enti raccolgono, dove andranno le offerte, quali prodotti scarseggiano e di cui c’è urgenza. Garze, antinfiammatori, pannolini, latte in polvere, antipiretici. Di lacci emostatici, intanto, non ce n’è più l’ombra da alcun fornitore, un po’ come accadde per mascherine, guanti, ossigeno. Iniziano a scarseggiare alcuni prodotti le cui materie prime provengono dall’Ucraina e, paradossalmente, gli integratori a base di iodio per proteggersi da un fantomatico attacco nucleare, ignorando che le dosi antiveleno in caso di nube tossica radioattiva sono ben più elevate rispetto a quelle di un semplice nutraceutico che invece, scarseggiando, crea importanti disagi a chi lo utilizza già da tempo per proprie necessità fisiologiche.
Federfarma e Ordine dei Farmacisti sostengono la raccolta fondi in collaborazione con la Fondazione Rava, già attiva sul nostro territorio con iniziative dedicate alla raccolta di medicinali e materiale sanitario per i più bisognosi: un canale riconosciuto e certificato come questo permette di concentrare gli sforzi di tutte le farmacie per ottenere un risultato eccellente. Tuttavia, ogni farmacia può organizzarsi in modo indipendente appoggiando associazioni più piccole e presenti nei vari comuni, verificando requisiti di sicurezza, affidabilità e legalità, per evitare di essere coinvolte in raccolte a scopo di lucro, fini a se stesse, che oltre a ledere l’immagine della farmacia potrebbero anche far perdere fiducia nel proprio farmacista.
La nostra amica Oksana arriva in farmacia, stanca e preoccupata. Gestisce un centro pediatrico di bambini disabili vicino a Kiev; là ci sono suoi parenti di cui non ha notizie da giorni e i suoi occhi si riempiono di lacrime ogni volta che ce ne parla. La riforniamo di paracetamolo, garze, disinfettanti e abbracci. E il nostro cuore ci si riempie ancora una volta; quando finirà l’emergenza qui dentro?

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