Il tempo della ripresa
Dopo due anni di mascherine, tamponi, vaccini e disinfettanti, finalmente negli ultimi mesi vedo ripopolarsi alcuni reparti delle nostre farmacie, dimenticati durante la pandemia. Letteralmente dimenticati, perché il nostro paziente preoccupato, di fretta e desideroso d’aiuto entrava, dopo aver fatto coda all’ingresso, e si dirigeva senza indugi al banco, arrivando a esporre le proprie necessità, senza ulteriori richieste, senza lo sguardo curioso di chi si guarda intorno. I nostri banchi, armati ormai di plexiglass, si sono adattati ad accogliere piccoli espositori per beni di necessità pandemiche: da gel igienizzanti, a pillole salva-alito, creme e burrocacao per mani e labbra tanto disidratate dalle mascherine e dai disinfettanti.
Reparti come la dermocosmesi o l’integrazione alimentare funzionale, compresi i super food che tanto amo consigliare, si sono spenti per mesi, a causa di fari accesi su altro.
Ora qualcosa si sta muovendo e consiglio a chi, come me, ama il contatto con i propri pazienti, di non lasciarsi sfuggire questo momento. E’ l’attimo in cui possiamo nuovamente riaffermarci come professionisti a tutto tondo della salute, come figure sanitarie qualificate a cui si rivolgeranno, per il consiglio dedicato e completo, categorie disparate che avranno bisogno di noi: dalla mamma in gravidanza, alla giovane ragazza alla ricerca di una nuova crema per l’acne o che desidera prodotti di make-up per la sua pelle sensibile. Dalla famiglia alla ricerca dei solari migliori per la prossima sospirata vacanza, al lavoratore con le scarpe anti-infortunistica che cerca un prodotto per la salute dei suoi piedi. Fino ai pazienti delicati, quelli silenziosi, come chi combatte contro un tumore e sa di trovare in una farmacia oncologica specializzata il consiglio empatico più adatto, fosse anche solo uno sguardo di comprensione.
La pandemia avrà anche fermato l’andamento di alcuni nostre realtà, ma ci ha dato la possibilità di confermare la nostra importanza sul territorio e di consolidare le nostre qualifiche. Riprendiamo ora, mantenendo tutte le dovute attenzioni in tema di igiene per evitare rischi di contagi, attività di screening, giornate dedicate al consiglio, campagne per autoanalisi ed esami in telemedicina, piccoli incontri divulgativi che non abbiamo mai più svolto: ne abbiamo bisogno noi per riaffermare il nostro ruolo di farmacia dei servizi, ne hanno voglia e necessità i nostri pazienti, che lottano ancora oggi con le tempistiche lunghissime di attesa per esami e visite.
Preparo in questi giorni le nuove vetrine in vista dell’estate e della stagione calda: ho voglia di esporre leggerezza, secchielli per la sabbia e cappelli di paglia per parlare di solari, di protezione e di prevenzione. Organizzo giornate dedicate alla pelle per scoprire il proprio fototipo, mi invento sondaggi sulle nostre pagine social per scoprire quanti dei nostri pazienti si proteggono correttamente, creo ricette ad hoc per aiutare a contrastare l’insufficienza venosa tipica del periodo caldo. La farmacia dei servizi è un polo di salute a 360°, lo ha dimostrato in piena pandemia, confermiamolo ora tendendo la mano ai nostri pazienti desiderosi di tornare alle abitudini perdute, dando, ognuno di noi, l’originale impronta alla propria farmacia.
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