la passione di farmacista oncologico
Termino il corso, chiudo il pc e sorrido, soddisfatta di aver trasmesso a giovani studenti futuri farmacisti la passione della professione in ambito oncologico.
Quando Aisfa Parma, un’associazione di giovani studenti in farmacia particolarmente attiva con corsi di formazione, mi ha chiesto di partecipare a un evento per illustrare la figura del farmacista specializzato in ambito oncologico non ho avuto dubbi e ho confermato subito la mia presenza. Accanto a me, la dottoressa Eleonora Benedetti, farmacista oncologica per eccellenza, le cui oncotips sui social sono virali tra pazienti e figure sanitarie aggiornate in ambito soprattutto dermocosmetico.
Abbiamo informato gli studenti che, ad oggi, il corso di “Farmacia Oncologica Academy” che trovate sul sito di edra (INSERITE PURE IL LINK!) e sul mio sito www.racheleaspesi.it nella sezione corsi, è una delle migliori certificazioni accreditate sul territorio in ambito di specializzazione per il farmacista territoriale. Il percorso, portato avanti egregiamente da EDRA e dai docenti che assieme a me hanno fatto crescere la scuola di specializzazione, prevede una formazione completa del farmacista in ambito oncologico, sotto la sfera farmacologica, ma anche nutrizionale, di integrazione alimentare, psicologica e dermocosmetica. Il cambiamento delle terapie oncologiche domiciliari ha richiesto la necessità di figure specializzate sul territorio che sappiano accogliere il paziente alla ricerca di consigli utili per migliorare la propria qualità di vita, appoggiandosi a un professionista il cui camice con il caduceo è sinonimo di garanzia sanitaria da sempre.
In questi anni di docenza nell’ambito nutrizionale, ho insegnato via webinar a decine e decine di colleghi quanto l’alimentazione debba essere considerata un tassello fondamentale per il malato oncologico: il cibo può essere aiuto sfiammante, disintossicante e antiossidante, sinergico supporto alle terapie e contro gli effetti collaterali, ma può anche stimolare l’ambiente infiammatorio dannoso, favorire l’angiogenesi o la malnutrizione e la sarcopenia. Insegnare al nostro paziente oncologico uno stile di vita preventivo e nutrizionalmente corretto, sfatando pericolose fake news, è come entrare nelle sue abitudini familiari e, tenendogli la mano, fargli capire che ci si può aiutare sotto ogni aspetto quando il cancro bussa alla nostra porta. Così in questi anni ho assistito a colleghi che si sono avvicinati all’ambito nutrizionale in punta di piedi, per poi sentire la necessità di specializzarsi più approfonditamente. Ho visto colleghi creare nelle proprie farmacie un corner di super food per la salute dei propri pazienti, esattamente come quello che insegno a organizzare durante i miei corsi. Ho ammirato colleghi che sono diventati punto di riferimento per i propri cittadini con sportelli oncologici dedicati e cabine estetiche con professioniste certificate per supportare il paziente anche con una coccola di bellezza in tutta sicurezza. Oggi ho trasmesso la stessa passione a giovani studenti che chissà quale strada prenderanno, ma che potranno avere tutti gli strumenti per scegliere, per appassionarsi e per raggiungere grandi soddisfazioni professionali e umane.

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