27 Marzo 2022 ~ 0 Commenti

Luci accese sull’endometriosi

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Marzo è stato il mese di sensibilizzazione sull’endometriosi, ma vorrei se ne parlasse sempre. Tra le donne ancora inconsapevoli della malattia, tra le giovani ragazze alle prese con cicli mestruali molto dolorosi, tra i reparti di ginecologia dove ancora troppo poco si prendono in discussione i sintomi multiorgano che si manifestano stravolgendo la qualità della vita. Vorrei se ne parlasse sempre e di più anche al banco delle nostre farmacie quando, con qualche domanda mirata, cogliamo un disagio particolarmente accentuato in una donna che ci chiede un antidolorifico per domare un ciclo mestruale insopportabile.

Convivo con l’endometriosi da più di vent’anni, ancora molto prima che diedero un nome ai miei dolori cronici, per anni ritenuti, da molti esperti, assolutamente fisiologici, tant’è che li aveva anche mia madre e li migliorò solo con due gravidanze. Fino a diciotto anni circa mi sentii solo dire che avrei risolto quella sfortunata sintomatologia facendo figli ed io che ero proiettata verso una carriera universitaria scientifica, con desideri di maternità lontani anni luce, non accettai questa unica possibilità di cura. Fortunatamente, scoprii che i miei sintomi potevano essere riconducibili a quelli di una malattia infiammatoria di probabile natura autoimmune ancora poco studiata, ancora poco riconosciuta, ma per la quale stavano nascendo equipe specializzate a cui mi affidai. Dopo laparoscopie, terapie ormonali e tanta pazienza imparai a conoscerla, a conviverci davvero, a portarla con me sfidandola, costruendo uno stile di vita che diventasse più consono a me e più ostile nei suoi confronti.

L’endometriosi è una patologia cronica infiammatoria e come tale va trattata. Accanto alle terapie più o meno efficaci e alla chirurgia, ad oggi esistono protocolli alimentari e di integrazione nutraceutica mirati che, se messi in pratica con costanza e attenzione, sanno migliorare grandemente la qualità della vita.

A livello alimentare, i consigli più mirati intendono focalizzare l’attenzione sui cibi ricchi di sostanze antinfiammatorie contenute in ortaggi, frutta di stagione e cereali integrali, sulle proteine ad alto valore biologico escludendo quelle derivate dalla carne e latticini e sui grassi di origine vegetale ricchi in omega-3, potente sostanza sfiammante. Un approccio a tavola altamente infiammatorio, ricco di cibi lavorati dall’industria alimentare, caratterizzati da un eccesso di zuccheri bianchi, sale, grassi cattivi, non farà altro, invece, che incrementare la cascata infiammatoria, peggiorando il quadro clinico generale.

Non esiste cura, mi sono sentita dire sempre. Non esiste cura per molte condizioni, mi sono detta, compresa la poca attenzione di alcuni medici; fortunatamente esistono la ricerca, la formazione e la chirurgia sempre più precisa a regalare a noi donne colpite da endometriosi la possibilità di una qualità della vita più sorridente. Iniziamo a parlarne di più.

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