Decima edizione di FarmacistaPiù. E anche di me.
Il primo Farmacistapiù fu anche il mio.
Nel 2014 svolgevo la professione di farmacista da pochi anni, avevo già una specializzazione in ambito nutrizionale, forse stavo terminando il secondo master, ma di certo già scrivevo articoli di educazione sanitaria. Ero, da un anno o due, segretario per l’Ordine dei Farmacisti di Varese e iniziavo a muovere i primi passi in un mondo battuto da quasi nessuna donna, di certo non al sotto dei 40 anni.
Questa ero io quando mi contattarono dalla redazione di EDRA, raccontandomi dell’evento che avrebbe cambiato il modo di fare aggiornamento in farmacia, che avrebbe permesso in un’unica occasione di raccogliere figure, ruoli, professioni che ruotavano attorno al mondo del farmacista; mi proposero per Farmacistapiù di tenere un breve intervento in merito al ruolo di consiglio sanitario del farmacista in ambito nutrizionale dell’anziano, sponsorizzata da una nota azienda di integrazione alimentare. Accettai, senza dubitare.
L’opportunità che venne data a quella giovane me, che riprovò il discorso per giorni, che scelse accuratamente il completo da indossare, che si emozionò di fronte alla sala gremita, fu il trampolino di lancio per esperienze, crescita, visioni, progetti.
Oggi Farmacistapiù è alla decima edizione ed è diventato un evento nazionale unico, un congresso che raccoglie congressi, un’occasione irripetibile di conoscenza e di stimolo, grazie alle conferenze che possono interessare il farmacista sotto differenti ambiti: dalla gestione, all’importanza delle reti, dalla burocrazia alla digitalizzazione, dall’evoluzione dei servizi, alla telemedicina, alle specializzazioni.
Da quell’edizione, io ne faccio parte e ora mi ritrovo a scegliere una data per un convegno, a suggerire l’argomento e chi vorrei ad affiancarmi, a dire la mia, insomma. Lo faccio in punta di piedi, chiedendo sempre il permesso, come mi è solito fare, proponendo la mia visione da farmacista visionaria, citando uno dei creatori di questa kermesse.
Quest’anno parleremo di come la figura del farmacista, all’interno dell’ambito della farmacia dei servizi, possa essere un pilastro fondamentale per la prevenzione e la sinergia nelle cure dei pazienti con sindrome metabolica. Parlerò, assieme a medici entusiasti quanto me e innamorati della propria professione, di quanto l’aiuto concreto in ambito nutrizionale e di stile di vita sia fondamentale per la buona riuscita dell’obiettivo terapeutico. Farò degli esempi pratici, perché a noi farmacisti piace mettere la pratica al banco, piace sapere come operare in farmacia e come poter essere utili al paziente lavorando in sinergia con i medici sul territorio.
Mi rivedo dieci anni fa, più insicura, più timorosa, probabilmente quanto lo era anche Farmaciapiù, ma entusiasta ed energica, come chi ha creduto che quella prima edizione sarebbe stata l’inizio di una crescita che avrebbe lasciato il segno. E credo sia stato proprio questo il gran segreto che ci ha fatto correre fin qui.

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